News ed Eventi del Carmine


ACR - "Diventiamo grandi insieme"


Pubblicato il 23/04/2012

Lo scorso Sabato 21 Aprile 2012 ha avuto luogo, presso il salone dell’istituto scolastico Alessandro Volta in Monopoli, un incontro organizzato dall’Azione Cattolica Ragazzi, “Diventiamo grandi insieme”, incentrato sul percorso di iniziazione cristiana, oggi diventata una questione che preoccupa sempre più gli “addetti ai lavori” e che è oggetto principale dell’attività pastorale del decennio che stiamo vivendo.


All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, don Peppino Cito e don Dino Pirri che si sono soffermati sul tema dell’incontro; in particolare don Peppino ha voluto ricordare ai presenti l’importanza di un catechismo che non si limiti ad essere corso propedeutico ai Sacramenti, ma che si traduca in un seguire i ragazzi senza fine. Oggi, purtroppo, accade spesso che con il Sacramento della Confermazione si chiuda un ciclo che raramente viene riaperto: quindi i ragazzi che hanno terminato il percorso sacramentale dell’iniziazione cristiana si allontanano e non vengono più seguiti dai loro stessi educatori.


Ciò che invece bisogna cominciare a fare è ragionare sul fatto che il Sacramento della Confermazione non rappresenta la fine, ma semmai l’inizio del percorso cristiano, un inizio che si tradurrà nell’inserimento attivo nella comunità cristiana, anche e soprattutto attraverso la pratica esperienziale. Don Peppino e don Dino hanno quindi esortato l’Azione Cattolica ha dare il proprio contributo alla causa, migliorando e perfezionando gli strumenti di cui dispone per poter raggiungere il sospirato risultato.


Da questi incontri scaturisce per tutti coloro che sono dediti all’attività educativa parrocchiale il bisogno di cominciare a darsi da fare nel trasformare il percorso di iniziazione cristiana da puramente teorico ad esperienziale perché è solo con l’apprendistato che si possono davvero vivere i concetti del Vangelo e della perfetta vita cristiana, senza dimenticare (così come vivamente auspicato da S.E. Mons. Padovano) l’importanza di costruire un dialogo personale con questi giovanotti che rappresentano il futuro non solo della nostra Chiesa, ma anche della nostra società.


 

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